CAJAS DE LUZ

Escuela infantil, biblioteca y centro cívico. Parque Garibaldi-Repubblica. Milán.
AUTORES: Juan Antonio SERRANO GARCÍA y Paloma BAQUERO MASATS
COLABORADORES: Maxime Rousseau, Elisa de Berti, Francesco Monaci, Tommaso Gasparin
TIPOLOGÍA: Escuela infantil, biblioteca, centro cívico y espacios asociados en un parque urbano.
AÑO: Enero - Abril 2O14

MEMORIA RESUMEN EN ITALIANO:
1. Asilo infantile.

L’area oggetto del concorso è situata in una zona caratterizzata da costruzioni dal grande impatto visivo: torri, parcheggi e condomini privati sono elementi dominanti dello scenario che si presenta all’osservatore. L’obbiettivo del progetto è dunque la creazione di un giardino chiuso, un “hortus conclusus”, che possa isolare il nuovo padiglione infantile dagli edifici che lo circondano e che, al contempo, lo connetta fisicamente e concettualmente al vicino parco.

La costruzione contenuta all’interno del giardino vuole essere una struttura leggera, in contrapposizione ai fabbricati confinanti, riconoscibile come edificio di uso pubblico grazie ai materiali impiegati e alla sua configurazione. L’acceso al padiglione si ricava dal prolungamento di uno dei percorsi del parco, in modo da rendere la nuova costruzione parte integrante dell’area verde che la circonda. Il parco diviene così anticamera del padiglione, da qualunque direzione si provenga. Si prevede anche l’utilizzazione della strada di accesso al podio per rendere l’area raggiungibile ai veicoli, che potranno così sostare temporaneamente al sito.

L’edificio è pensato su tre livelli. Il piano terra, porzione maggiormente “pesante” della costruzione, è suddiviso in due aree funzionali: una che contiene le aule richieste (due di 50mq e tre di 30mq) e un’altra con le zone di passaggio, relazione e servizi, organizzate in modo da minimizzare la superficie destinata ai corridoi. Il livello intermedio funziona come una “piazza” elevata semicoperta, uno spazio multifunzionale per lo svolgimento delle attività nei giorni di pioggia, per il cinema all’aperto o per riunioni. La piazza è circondata su tre lati da piante e ciò comporta una connessione concettuale con il parco costituendo così un ambiente intimo e al contempo aperto visivamente all’area verde a est. L’ultimo piano infine, è destinato ad educatori e genitori e a livello funzionale è organizzato come il piano terra: con aree di relazione, riunione e circolazione da un lato e uffici, biblioteca, sala multifunzionale e sala professori dall’altro.

2. Il giardino illuminato.

Il giardino è pensato per avere due zone d’ombra, una dovuta all’edificio stesso e un’altra in prossimità di un piccolo boschetto di alberi che si vuole far nascere nella parte sud est dell’area, la zona maggiormente adatta alla piantumazione. A sud ovest del lotto si piantuma invece un unico filare di alberi, rispettando i 3 metri di distanza dal confine suggeriti dalla normativa, per stabilire un filtro tra il padiglione e gli edifici confinanti. Sul confine si pongono una rete metallica e una siepe cui altezza e spessore variano a seconda degli elementi architettonici che si trovano lungo il perimetro di confine.

Il progetto ha come fine ultimo i bambini attraverso la percezione e il contatto con elementi naturali e atmosferici come la vegetazione o la luce naturale. La doppia vetrata che circonda questo piano riflette la vegetazione che circonda l’edificio, permettendo allo stesso tempo la percezione visiva dall’esterno delle attività che si svolgono all’interno, in un gioco di riflessi e ombre che lo integrano nel sito e lo dotano di un carattere speciale, fortemente vincolato alla natura di questo spazio. All’interno, la luce naturale che filtra attraverso le vetrate traslucide, favorisce il costituirsi di un ambiente calmo e armonioso, la cui illuminazione risulta ideale per lo svolgimento delle attività di ogni tipo. Con questa soluzione, non sarà necessaria luce artificiale nelle ore diurne. La sera poi, l’illuminazione interna farà in modo che l’edificio dia la suggestiva sensazione di essere una sorta di lanterna incastonata tra gli alberi. Luci a basso consumo tra gli strati di vetro, illumineranno gli ambienti in maniera da lasciare la sensazione a chi sta all’interno di essere come immerso in una “cassa di luce”.

3. Civic Center.

La parte principale del centro civico è situata nel limite ovest del lotto per rispondere all’allineamento degli edifici adiacenti, considerato che si tratta di un progetto di transizione tra la zona costruita del parco e quella naturale. Grazie al sistema di percorsi progettati per il parco, è possibile accedere all’area da tutte le parti della città. La morfologia dell’edificio mantiene questo tessuto di flussi, liberando i piano terra erafforzando il dialogo continuo tra lo stesso edificio ed il tessuto urbano. Con l’intenzione di conferire armonia dell’ambiente, l’altezza totale del Centro Civico è la stessa dell’edificio Incubatore per l’Arte. Gli edifici così possono arricchirsi della presenza l’uno dell’altro, stimolando la vitalità dell’area.

4. La sottile atmosfera del parco.

Il progetto del Centro Civico prevede l’introduzione della maggior parte del programma nell’ultimo piano, liberando così il piano terra per le attività in contatto con il parco: caffetteria e zona di prove per la musica. Le attività del piano terra possono occupare temporaneamente il parco e hanno capacità di attrazione per le persone che lo percorrono, rafforzando le occasioni di incontro, conoscenza e condivisione. Invece di sottrarre verde con la realizzazione in un edificio monolitico, il progetto mette in primo piano l’interazione tra cittadino e parco, come elemento caratterizzante che rafforza la vita dell’edificio.

Oltre ai nuclei strutturali che ospitano luoghi di passaggio e zone di servizio, i materiali scelti per chiudere gli ambienti ad uso semipubblico del piano terra sono trasparenti, per conferire maggiore permeabilità al locale e rendere partecipi le persone delle attività che si sviluppano al suo interno. I materiali scelti per il piano superiore mantengono un contatto visivo attenuato tra l’intero e l’esterno, in continuo dialogo. La doppia vetrata che circonda questo piano riflette la vegetazione permettendo allo stesso tempo la percezione visiva dall’esterno delle attività che si svolgono all’interno, in un gioco di riflessi e ombre che lo integrano nel sito e lo dotano di una carattere speciale, fortemente vincolato alla natura di questo spazio. La sera poi, l’illuminazione interna farà in modo che l’edificio dia la sensazione di essere una sorta di lanterna.